Archivi tag: dentista low cost

Gengive che sanguinano: cause, consigli e rimedi

Non riesci a spiegarti perchè quando spazzoli i denti sanguinano le gengive? Quell’insopportabile sapore di sangue è comparso proprio con la gravidanza? Se hai le gengive che sanguinano spesso, qui troverai le tue risposte.

Il sanguinamento gengivale è un problema che affligge molti italiani. I soggetti che ne sono affetti spesso cercano di conviverci, sperando che passi in fretta, ma molto probabilmente non sanno che si tratta di un segno da non sottovalutare.

dentisti-termoli-cordisco-fabio-impianti

Gengive che sanguinano: cause

Essenzialmente, il sanguinamento gengivale può manifestarsi in due modi:

  • In maniera spontanea;
  • In maniera non spontanea (o indotta), se esso avviene durante lo spazzolamento o il passaggio del filo interdentale.

In entrambi i casi la causa più frequente è l’accumulo di placca lungo il margine gengivale (tra dente e gengiva).

La placca è costituita da microbi che danneggiano le gengive dapprima in maniera diretta con le loro tossine e successivamente in maniera indiretta mediante l’infiammazione.

Il tartaro invece, è placca calcificata e contribuisce alla medesima maniera al danno.
Il quadro che si viene a creare, noto come gengivite, causa delle piccole ulcerette internamente alla gengiva, che possono sanguinare sia sollecitate che spontaneamente.

La gengivite si manifesta anche con gonfiore e rossore e se non viene trattata può evolvere in parodontite (volgarmente detta piorrea), causando alla lunga, la perdita dei denti

Fattori predisponenti il sanguinamento gengivale

Se sei una donna in gravidanza, quasi sicuramente avrai le gengive che sanguinano molto più facilmente e molto più spesso.

Ciò è dovuto alle alterazioni ormonali proprie della gravidanza: difatti l’aumento degli ormoni femminili, causa un’infiammazione più marcata a carico dei tessuti gengivali che si traduce in un sanguinamento maggiore. Solitamente, dopo il parto, la situazione si attenua.

In gravidanza l’infiammazione causata da placca e tartaro determina maggior sanguinamento gengivale

Inoltre, l’utilizzo di farmaci quali anti-aggreganti (cardioaspirina) e anti-coagulanti (coumadin) può determinare un sanguinamento gengivale più marcato.

Ulteriori fattori predisponenti possono essere:

  • Pubertà;
  • Ovulazione;
  • Pillola anticoncezionale;
  • Carenza di vitamina C;
  • Diabete;
  • Leucemia.

Ecco qui un video riepilogativo sulle cause e i fattori di rischio del sanguinamento gengivale. Fonte: Società Italiana di Parodontologia.


 I 3 rimedi contro il sanguinamento gengivale

Chiarito dunque cosa causa il sanguinamento delle gengive, possiamo capire come si cura. Fondamentale premessa è che non esistono rimedi naturali: bicarbonato di sodio, limone, polveri magiche, aiutano solo a danneggiare i denti. Vediamo dunque quali sono le tecniche realmente sicure e affidabili:

1. Spazzola e usa il filo interdentale tutti i giorni

Mantenere le gengive con meno placca possibile è fondamentale per evitare che queste sanguinino. Spazzola i denti almeno 2 volte al giorno per 2 minuti e usa il filo interdentale la sera prima di andare a dormire. In questa maniera le gengive non si infiammeranno e non sanguinerai più.

Il filo interdentale è molto importante per prevenire il sanguinamento gengivale in quanto arriva dove lo spazzolino non riesce a pulire

Ciò che andrebbe detto ai pazienti è che se in uno i più punti la gengiva sanguina, è proprio lì che bisogna insistere con lo spazzolamento. L’area è infiammata e se non si pulisce, si infiamma di più.

2. Dai un’occhiata allo strumentario

Sei sicuro che lo spazzolino si a posto? Secondo le linee guida dell’American Dental Association è opportuno utilizzare uno spazzolino a setole morbide (soft). Uno spazzolino particolarmente duro, è troppo aggressivo nei confronti delle gengive e può determinare sanguinamento.

A volte non è tanto la tipologia di spazzolino a determinare il sanguinamento gengivale, quanto la maniera con la quale lo si usa. Ricorda di non esercitare troppa forza come se stessi sfogando i tuoi problemi sui denti ma di spazzolare delicatamente. La maggior parte degli spazzolini elettrici tuttavia, possiede un sensore di pressione (Smart Ring) che si illumina quando si sta esercitando troppa forza.

3. Fai visite periodiche dal dentista

Osservare una scrupolosa igiene orale per limitare al massimo la placca non è sempre sufficiente ad evitare gengive che sanguinano. Questo perchè la placca eventualmente non rimossa si calcifica e forma il tartaro. Il tartaro non può essere eliminato con il comune spazzolino, pertanto è opportuno eseguire una pulizia dei denti dal dentista ogni 6 mesi circa.

Cosa non fare

Cercando nel web i rimedi contro il sanguinamento gengivale, ci si imbatte in un mondo di informazioni, molte delle quali profondamente errate. Ecco dunque una piccola lista di prodotti da evitare in quanto dannosi o semplicemente inutili:

  • Aloe Vera;
  • Bicarbonato di Sodio;
  • Infuso di malva;
  • Limone;
  • Acqua e sale;
  • Antibiotici e anti-infiammatori;
  • Thè nero.

In conclusione tramite l’azione sinergica e combinata di 3 semplici rimedi, è possibile sconfiggere il sanguinamento gengivale dovuto alla placca e mantenere delle gengive sane e durature nel tempo.

Consigli pratici, applicabili subito, per iniziare bene con l’apparecchio

Consigli pratici per il tuo bambino

ortodonzia-termoli

Quali sono gli inconvenienti che si presentano la prima volta con l’apparecchio?
Il primo, che si verifica *normalmente, è l’aumento della salivazione. Il nostro cervello, appena
mettiamo qualcosa tra i denti, pensa che sia del cibo. Quindi stimola la produzione di saliva come se l’apparecchio fosse una grossa caramella da sciogliere e occorrono almeno un paio d’ore perché la salivazione diminuisca.
In questo caso il rimedio è la pazienza… e un fazzoletto a portata di mano.
La maggior parte degli apparecchi mobili, soprattutto se hanno lo scopo di correggere la
deglutizione, rendono difficile mandare giù la saliva e parlare. Il problema si supera facendo esercizio di deglutizione con l’apparecchio e parlando. Una buona idea è leggere ad alta voce e far passare il tempo. Più si parla con l’apparecchio, sforzandosi di pronunciare bene le parole, meglio è.
Un leggero fastidio ai denti è normale, ed è dovuto alla pressione esercitata dallo strumento sui denti. La sensazione di fastidio varia a seconda dell’età e delle condizioni specifiche del singolo paziente. Non c’è cura possibile che possa eliminare alla radice il disagio, tuttavia si può intervenire per alleviarlo. Mangiare cibi non caldi, ad esempio: gelati o cubetti di ghiaccio danno sollievo alla bocca perché agiscono da anestetizzanti, nel primo periodo. Ricordati di segnalarlo al dentista al prossimo appuntamento, per scrupolo. Un piccolo trucco, fai masticare lentamente ma a fondo la mollica del pane soprattutto sui denti dolenti.
Si possono formare decubiti, piccole lesioni della mucosa che possono dare fastidio per qualche giorno. Esistono tanti prodotti farmaceutici e sono tutti validi. Se possibile, se non è troppo doloroso, fai portare l’apparecchio ugualmente durante la guarigione ed il problema non si ripresenterà.
Per farlo addormentare con l’apparecchio senza che questo dia fastidio, prendi questa
abitudine: qualche minuto dopo cena ci si lava i denti e si mette subito l’apparecchio. Passa un po’ di tempo tra la cena ed il momento di coricarsi. E’ importante che l’apparecchio stia in bocca durante questo momento perché il sonno è un processo graduale ed inizia ben prima del momento in cui chiudiamo gli occhi. Far mettere l’apparecchio a tuo figlio o a tua figlia nel momento in cui si corica nel letto disturba questo processo.

apparecchiomobilebambinitermolicordiscofabiodentista

L’Igiene:

Quando si toglie l’apparecchio per più di pochi minuti conviene lavarlo sotto acqua corrente per togliere la saliva, altrimenti si formano incrostazioni e l’apparecchio prende un gusto pocopiacevole. Quindi per una semplice interrogazione puoi dire a tuo figlio di toglierlo e metterlo nella scatola, ma prima dell’ora di ginnastica dovrebbe sciacquarlo un momento sotto l’acqua prima di riporlo nella scatoletta. Non importa se l’apparecchio rimane bagnato di acqua. Non arrugginisce.
Almeno una volta al giorno lavalo per bene. Per esempio la mattina o la sera a casa.
L’apparecchio si lava con uno spazzolino per le dentiere, che puoi comprare in farmacia o con uno spazzolino da denti con setole dure e detersivo per i piatti o sapone di Marsiglia. Meglio evitare di usare il dentifricio perché non pulisce bene. Quando lo lavi tienilo nel palmo della mano e le prime volte potresti lasciare un fondo d’acqua nel lavandino per non romperlo se dovesse cadere.

Ortodonzia Termoli Dott.Fabio Cordisco

 

Corona protesica, quanto dura?

corona-dentale-termoli-cordisco-fabio-dentista

La corona protesica pur essendo un atto terapeutico “definitivo”, è soggetta ad una sorta di “invecchiamento” che può limitarne la durata.

Modifiche ai tessuti gengivali circostanti e mantenimento igienico possono alterarne l’aspetto.

I pazienti che digrignano (bruxisti) accelerano il processo di invecchiamento ed aumentano il rischio di frattura dei materiali utilizzati e dei denti o impianti di supporto.

Le corone protesiche possono essere realizzate con vari materiali a seconda dei casi e delle diverse necessità di ciascun paziente.

Le corone possono essere in zirconio, in disilicato di litio o in resina. In quest’ultimo caso si tratta di corone provvisorie. Le corone in metallo e ceramica o metallo e resina, sono ormai in disuso.

I vantaggi legati all’utilizzo dello zirconio o del disilicato di litio rispetto alla metallo ceramica sono molteplici, derivanti anche dal fatto che essendo un materiale “bianco”, quindi di per se estetico, non necessita di essere mascherato nel cavo orale come il metallo.

Le corone sono restauri relativamente costosi (da 450 a 700 euro circa), infatti il paziente si aspetta una buona longevità dello medesime.

Venendo al dunque, per determinare la durata nel tempo di una corona protesica ci si può riferire ad un recente studio olandese, effettuato su 3500 corone protesiche in 1550 pazienti, eseguite tra il 1996 ed il 2011. Le corone sono state realizzate in metallo ceramica e disilicato di litio.

Risultati

La maggior parte delle corone singole valutate in questo studio, sono rappresentate da metallo-ceramica (63,8%) su molari (58,1%). Il tempo di osservazione dei restauri varia da 3 settimane a 11 anni,  con una media di 7 anni. Il tasso medio di fallimenti annui a 11 anni è risultato essere 0,7% per la sopravvivenza delle corone. Le corone singole posizionate su denti nell’arcata superiore hanno manifestato un grado di fallimento superiore rispetto a quelle posizionate inferiormente. Un rischio di fallimento maggiore del 25% è stato osservato nelle corone posizionate negli uomini rispetto a quelle collocate nelle donne.

Conclusioni

Dai dati ottenuti da questo studio si può concludere che le corone singole garantiscono un successo accettabile e soddisfacente a lungo termine

Corone dentale Termoli Dentista Cordisco Fabio

Dimentica la protesi mobile ! Torna a sorridere grazie all’implantologia

protesidentaletermolicordiscofabio.JPG

L’edentulia totale, ossia la mancanza di tutti i denti in una o in entrambe le arcate rappresenta per molti un importante problema a livello estetico e psicologico ma, anche e soprattutto, a livello funzionale; basti pensare alle difficoltà nella semplice masticazione. Non a caso, chi ne soffre, è spesso costretto a una dieta fatta quasi unicamente di cibi liquidi/morbidi.

Con il passare degli anni, inoltre, l’edentulia totale determina un riassorbimento dell’osso mascellare, che, assottigliandosi, può causare, tra l’altro, modifiche vere e proprie del profilo facciale.

dentisti-termoli-cordisco-fabio-impianti

 

La riabilitazione delle funzioni orali deve. quindi, significare per il paziente

  • soddisfazione
  • facilità di adattamento
  • funzionalità masticatoria
  • autostima
  • miglioramento estetico
  • migliore qualità della vita e nei rapporti sociali

E questo i portatori di protesi mobile, perennemente preoccupati della sua instabilità, lo sanno bene.

La mancanza di diversi denti può essere quindi felicemente risolta facendo ricorso all’implantologia moderna

overdenture-dentistatermoli-cordiscofabio   Overdenture

protesi mobile ancorata agli impianti: l’alternativa più semplice e spesso anche la più conveniente per il trattamento implantare del paziente edentulo. Questo tipo di impianto è indicato soprattutto per i pazienti che già portano una protesi ma insoddisfatti della sua tenuta. Naturalmente la protesi va comunque tolta e pulita dopo i pasti, ma la buona tenuta offre una piacevole sensazione di sicurezza e, in confronto ad una normale dentiera, offre un comfort di masticazione di gran lunga superiore.

All-On-4-Termoli-Cordisco-Fabio-Impianti

 

 

 

 

 

 

 

Toronto Bridge (All on 4)

ossia una protesi fissa su impianti che ripristina i denti mancanti dell’intera arcata : soluzione migliore per stabilità, funzionalità, gestione nel tempo e che risulta in grado di eguagliare in aspetto e sensazione i denti naturali.

Rispetto alla protesi mobile, infatti, gli impianti offrono diversi vantaggi nella vita di tutti i giorni :

Denti fissi che non rischiano di cadere creando disagio o imbarazzo

Palato libero per poter parlare e mangiare senza problemi;

Maggiore capacità masticatoria;

Supporto dei tessuti attorno alla bocca per un aspetto più giovanile del viso;

Nessuna necessità di adesivi, né di rimuovere la protesi durante le ore notturne

Implantologia Termoli Cordisco Fabio

Cos’è la Devitalizzazione o Cura Canalare ?

dentistatermoli

Il trattamento canalare

In cosa consiste?

Il trattamento canalare (devitalizzazione) consiste nella rimozione della polpa (nervo dentale), presente all’interno del dente e per tutta la lunghezza delle radici, nella sua sostituzione con un’otturazione permanente in guttaperca.

Cosa si ottiene con il trattamento endodontico?

Il risultato è che il dente non sarà più un serbatoio infettivo e, dopo un’adeguata ricostruzione della corona, potrà continuare a svolgere le stesse funzioni di un dente integro. La percentuale di successo di una cura canalare corretta è, in condizioni normali, elevatissima. La percentuale diminuisce nei casi di ritrattamento endodontico, quando cioè è necessario ripetere la procedura per un insuccesso precedente (errori d’esecuzione, complessità anatomiche, difficoltà obiettive)

Quanto tempo richiede?

Il trattamento endodontico è ormai veloce anche per i molari, grazie alle nuove tecniche e alle moderne apparecchiature a disposizione.

Le fasi operative sono le seguenti:

1 – Anestesia locale per neutralizzare il dolore.

2 – Isolamento del campo operatorio mediante la diga di gomma (mezzo imprescindibile per una buona riuscita della cura canalare) consistente in un foglio di lattice di gomma teso da un archetto e tenuto fermo da un gancio posto intorno al dente da curare o a un dente vicino.

3 – Apertura della camera pulpare: accesso alla polpa attraverso una cavità preparata dal lato masticante del dente

4 – Reperimento del o dei canali radicolari con l’ausilio di ingrandimenti ottici (il microscopio è fortemente indicato).

5 – Misurazione della lunghezza ciascun canale mediante una radiografia e un localizzatore elettronico d’apice (la dose di radiazione assorbita nell’esecuzione di una radiografia ad uso odontoiatrico è minima).

6 – Strumentazione dei canali mediante strumenti endodontici che asportano il materiale contaminato dai batteri e sostanze infette, creando nel medesimo tempo una forma delle pareti adatta a una completa otturazione.

7 – Lavaggi con potenti disinfettanti, per ottenere un ambiente il più possibile pulito e asettico

8 – Otturazione canalare mediante guttaperca, materiale plastico e modellabile con il calore, associato a un cemento canalare

9 – Ricostruzione della corona

10 – Controllo radiografico della fine della cura

11 – Eventuale protesi

La Cura Canalare può far male?

Durante il trattamento endodontico il dolore è sotto controllo grazie all’anestesia locale. Un indolenzimento, che può essere soggettivamente più o meno fastidioso, può essere presente dopo la terapia, ma è facilmente controllabile con un comune analgesico.

Dentista-Termoli-Cordisco-Fabio-Endodonzia-CureCanalare

COME EDUCARE IL BAMBINO GIA’ DA PICCOLO A PRENDERSI CURA DEL CAVO ORALE.

fabiocordisco.it

La prima visita da qualunque medico genera ansia nel bambino; chi sarà mai quel signore o quella signora con il camice bianco? Perchè la mamma, il papà, la nonna sono così nervosi mentre mi accompagnano?

Certamente il cavo orale, zona ad elevata sensibilità, gioca un ruolo fondamentale per la psiche del bambino: non è un caso se tutti gli oggetti che il bimbo, in tenera età, maneggia con le mani finiscono anche in bocca, proprio per la sensibilità che questo organo reca con sè. Diviene un mezzo per conoscere il mondo; per conseguenza il bimbo è assai allarmato non appena gli si propone di aprire la bocca e, con strumenti a lui non noti, si cerca di osservarne l’interno.

Tutto questo contesto viene poi enfatizzato dai genitori, a loro volta portatori di paure e apprensioni frutto delle precedenti esperienze più o meno fortunate.

TRE, CINQUE E SEI.

Come non iniziare un circolo negativo? Si potrebbe sintetizzarlo con tre, cinque, sei, ovvero le età fondamentali per iniziare un rapporto professionale con l’odontostomatologo. Il modo è assai semplice e il primo passo spetta sempre ai genitori.

Il bimbo, non appena compaiono i primi dentinI da latte, deve essere educato a spazzolarli, per gioco e senza finalità, con spazzolini morbidi e piccoli. In tal modo il contatto con oggetti esterni al cavo orale renderà per il piccolo il fatto familiare; ovrà diventare un’abitudine nel corso di tutta la vita, dobbiamo farlo divenire da subito una consuetudine.

All’età di tre anni è bene fare una prima visita odontoiatrica, logicamente in ambienti protetti, con la presenza dei genitori, avendo cura che questo primo incontro sia un gioco e non un triste rituale foriero di dolori e sofferenze.Solo in questo modo sarà possibile incentivare il futuro ragazzo a sottoporsi a tutte le manovre preventive professionali indispensabili per mantenere una corretta salute dentale. Dopo la prima visita, le scadenze possono essere annuali o, prudenzialmente, semestrali.

I cinque anni risultano essere una base fondamentale per l’evoluzione futura; a quell’età tutti i denti da latte (denti decidui) sono presenti nel cavo orale del bambino.Si può apprezzare il tipo di chiusura (occlusione) che il bambino ha, si possono verificare eventuali danni provocati dalle cosiddette abitudini viziate, la prima tra tutte il succhiamento del dito o del ciuccio.In questa fase, soprattutto se il rapporto tra odontoiatra e bambino si è consolidato, sarà possibile progettare interventi, nel caso si rendano necessari, per instaurare programmi preventivi di correzione dello sviluppo dei mascellari: l’ortodonzia precoce che tende a intercettare un potenziale sviluppo negativo delle ossa mascellari. In questa fase le ossa dei piccoli sono particolarmente plastiche e un modesto intervento, con una durata temporale anche ridotta, può correggere malposizioni ossee e dentali assai gravi.

Una risoluzione a questa età può far risparmiare cure ben più complesse in età più avanzata.

Sempre intorno ai cinque anni si può apprezzare il rischio di carie del bambino; la presenza di carie denuncerà un rischio più o meno marcato e sarà importante instaurare dei programmi preventivi adeguati affinchè non si moltiplichino, particolarmente negli anni immediatamente successivi, quando usciranno i primi molari, ovvero i primi denti permanenti. Al fine di evitare l’insorgenza di carie di questi denti, opportuni programmi preventivi domiciliari e professionali, sigillature dei solchi dei denti permanenti, dovranno essere messi in atto per evitare che il numero di carie si moltiplichi e il dentista diventi uno spauracchio e non un professionista con cui condividere un percorso di vita volto a mantenere la miglior salute orale possibile.

Dentista Dentisti Termoli Montefalcone nel Sannio Campobasso Odontoiatra ortodonzista Carie Otturazione Dolore denti Devitalizzazione denti

 

Costo Impianto Dentale: tutto quello che devi sapere

Devi sostituire uno o più denti? Allora il costo impianto dentale è fra le domande che ti stai ponendo.

DentistaTermoliFabioCordisco

Devi fare un intervento di implantologia dal tuo dentista di fiduccia è innegabile che la spesa inciderà sul tuo budget, mentre un professionista che pubblicizza un listino prezzi stracciato, all’apparenza, infierirà molto meno.
Ma l’intervento di implantologia eseguito dal secondo avrà la stessa percentuale di successo di quello effettuato dal primo?
E l’impianto dentale avrà la medesima durata?

Uno slogan veritiero e illuminante potrebbe parafrasare quello sui diamanti: un impianto dentale è per sempre (o quasi). Oggi molto diffuso, questo dispositivo medico-chirurgico ha quasi completamente soppiantato le protesi mobili di un tempo, popolarmente conosciute come dentiere. Dalla sua, ha il grande pregio di sostituire la radice naturale del dente offrendo resistenza e prestazioni meccaniche di ottimo livello. Con un impianto di qualità si può masticare tranquillamente, senza contare che supporta una corona dentale del tutto simile a un dente naturale, salvaguardando al 100% l’estetica del sorriso.

Una manna dal cielo per chi è afflitto da edentulia, ma c’è un ma. Perché tutto fili lisci, è indispensabile che il dispositivo sia di qualità certificata e che il dentista implantologo sia esperto e competente. Il rischio, altrimenti, è quello di un insuccesso. In pratica, l’impianto non si integra adeguatamente con l’osso e dovrà essere rimosso. Non solo. Anche dopo diverso tempo può manifestarsi una perimplantite. Si tratta di un’infezione nella sede d’impianto che ne rende necessaria l’asportazione. Si verifica in assenza di un’adeguata igiene orale, in particolare se fumi, ma anche qualora l’intervento di implantologia sia eseguito in condizioni non sterili oppure, di nuovo, se è di materiale scadente.

Un manufatto scadente e un odontoiatra poco competente d’altro canto quadruplicano la percentuale di insuccessi.

E magari hai speso persino di più che da un dentista bravo … Com’è possibile? Semplice: scorporando le voci di spesa. Perno corona, che nella tua bocca formano un tutt’uno, nel preventivo vengono separate, così il prezzo ti sembra conveniente, salvo poi dover sborsare anche i soldi per la capsula
dentistatermoli cordisco fabio

Impianto dentale: cos’è?

Il costo impianto dentale di un brand affidabile  che sembra esoso a molti pazienti, è motivato. Per spiegarti perché, approfondiamo la conoscenza di questo dispositivo.

Caratteristiche generali

 L’impianto dentale è una radice artificiale progettata per rimpiazzare quella/e naturale/i. È composta da un perno, detto fixture, e dall’abutment, il moncone di raccordo che rappresenta la struttura portante della corona dentale artificiale. La fixture ha la forma di una vite conica o cilindrica, filettata, con superficie ruvida. Filettatura e asperità aumentano la superficie di contatto, favorendo l’osteointegrazione. Si tratta del processo biologico nel quale il materiale estraneo dell’impianto arriva a integrarsi con l’osso nel quale è inserito. Perché questo avvenga occorre un materiale biocompatibile che non crei problemi di allergie e rigetto. Quelli utilizzati sono:
  • titanio
  • lega zirconio-titanio
  • biossido di zirconio (zirconia)
Il titanio è il più usato. I suoi vantaggi sono l’eccellente biocompatibilità e la robustezza, indispensabile per sopportare il carico masticatorio. Le esigenze estetiche hanno però favorito anche l’implementazione di impianti, altrettanto biocompatibili, in materiali bianchi.  La resa estetica, in particolare, è fondamentale nei denti anteriori, e occorre tenerne conto preventivando una futura, potenziale recessione gengivale, frequente con l’avanzare dell’età. Per questo oggi vediamo anche impianti in zirconia o in titanio-zirconio.

Le fixture non sono tutte uguali. Variano per dimensioni, filettatura, attacco, in modo da poter rispondere alle diverse esigenze anatomiche del paziente. A un occhio profano tali variazioni sembreranno irrilevanti, ma non è così. Da quelle “minime” disuguaglianze deriva la probabilità di riuscita dell’impianto. I brand leader del settore investono grandi risorse per creare fixture sempre più vicine alla perfezione. I risultati ci sono: gli insuccessi sono sempre più rari e il comfort del paziente sempre maggiore.

Analogo discorso per l’abutment.  Quelli più recenti sono solitamente a connessione interna, ossia hanno un diametro inferiore rispetto alla fixture perché, si è notato, aderiscono in modo più efficiente alla gengiva. Il moncone non è necessariamente dello stesso materiale del perno. Oggi spesso si preferisce la zirconia perché bianca.

Infine, la corona o la protesi. E’ la parte visibile del dente artificiale e può essere in ceramica, zirconia, zirconia-ceramica o metallo-ceramica. Quest’ultima costa meno ma è pesante e antiestetica.

Attenzione, quindi, al preventivo del centro odontoiatrico   magari low cost, al quale ti sei rivolto. Se economico, potresti trovarti in bocca un manufatto che difficilmente ti accontenterà.

Tipologie di impianti dentali

Il costo impianto dentale è poi in funzione della tipologia d’impianto. Per ogni esigenza c’è una specifica tipologia. E’ importante che l’implantologo sia un dentista onesto ed esperto per aiutare il paziente a scegliere al meglio.

Impianto dentale a carico immediato

L’implantologia a carico immediato è sempre più diffusa. Tale definizione si riferisce al fatto che l’intervento di implantologia può seguire a breve l’estrazione dei denti. Le tecniche attualipermettono addirittura di eseguire l’intervento nella medesima seduta dell’estrazione, senza incisione gengivale. In tal modo, si limita il rischio di riassorbimento osseo e la convalescenza ha tempi molto contenuti. Ulteriore, fondamentale buona notizia è il fatto di poter inserire immediatamente le corone provvisorie.

In anni recenti hanno preso campo in particolaregli impianti All on Four All on Six. Risolvono il problema di un’edentulia totale con l’inserimento di un numero ridotto di impianti per arcata, ossia 4 (All on Four), o 6 (All on Six). La tecnica innovativa ne che sta alla base è l’inserimento obliquo delle fixture nell’osso mandibolare o mascellare. Questo aumenta la superficie di contatto e di appoggio, offrendo uno straordinario rapporto numero di impianti/stabilità. La possibilità di ricorrere alla chirurgia implantare guidata, con l’utilizzo della dima, permette attualmente di eseguire gli interventi con estrema precisione e minore invasività.

Quando si adotta un impianto All on Four/Six? In generale, in tutti quei casi dove la quantità di osso in sede di impianto è sufficiente e di buona qualità, in grado di mantenere adeguata stabilità durante il carico masticatorio, e non convenga conservare denti e radici naturali.  Il costo complessivo è lievemente minore rispetto a un impianto tradizionale.

Impianto dentale a carico differito

Gli impianti tradizionali o a carico differito viceversa prevedono tempistiche dilatate. Ancora più se occorre effettuare la rigenerazione ossea dentale guidata (talvolta necessaria anche per il carico immediato) oppure l’utilizzo di innesti ossei. Questi ultimi prevedono l’uso di tessuto osseo del paziente, ossia autologo, oppure di origine animale. Inutile dirlo, queste procedure hanno un costo. Se sono necessarie è ben giustificato, ovviamente. Talvolta, però, vengono proposte a pazienti che non ne hanno affatto bisogno. Come sempre, è quindi consigliabile affidarsi a un dentista onesto.

L’impianto a carico differito è bifasico. Inizialmente si inserisce l’impianto e si attende che avvenga un’adeguata osteointegrazione. Questa fase non prevede l’inserimento della corona, neppure provvisoria. La medesima sarà messa in sede solo nella seconda fase, dopo un arco di tempo variabile in funzione del singolo caso. Da considerare, inoltre, che lo stesso impianto non viene mai inserito nell’immediato dopo l’estrazione, occorrono circa 2-4 mesi di intervallo.

Quando preferire questa tipologia d’impianto? In linea di massimo se la quantità/qualità dell’osso non è sufficiente per un impianto a carico immediato (che usa fixture più lunghe), per impianti singoli e laterali. Il costo impianto dentale può essere lievemente superiore rispetto a quelli a carico immediato.

Mini-impianto

Anche detto mini-vite, è un dispositivo di dimensioni ridotte che stabilizza la protesi mobile con un particolare sistema di ancoraggio elastico. Si può utilizzare  sia per protesi totali che parziali, come ancoraggio per i provvisori e  perfino nel caso l’osso sia molto scarso. Ha un costo modesto.

Implantologia: vantaggi e svantaggi

I vantaggi dell’implantologia sono importanti:
  • risultato estetico eccellente;
  • durata, che può prolungarsi vita natural durante;
  • pieno recupero della funzione masticatoria;
  • prevenzione del riassorbimento osseo e conseguenti modifiche negative alla morfologia del viso.
Gli svantaggi invece sono rappresentati da:
  • costo impianto dentale maggiore di quello di una protesi mobile;
  • controindicazione assoluta nell’età evolutiva;
  • alcune condizioni patologiche (immunodeficienza, cirrosi epatica, insufficienza renale, patologie autoimmuni, gravi malattie ossee) costituiscono controindicazione permanente;
  • chemioterapia e infarto sono invece controindicazioni temporanee (occorre attendere un lasso di tempo stabilito dal medico);
  • uso di bifosfonati.

 

Passaporto implantare: cos’è e perché è importante

Perché i migliori dentisti rilasciano il passaporto implantare e altri nemmeno lo menzionano? Semplice, perché tale documento contiene informazioni che attestano la qualità dell’impianto dentale. Se questa manca, è comprensibile che l’odontoiatra non ne faccia cenno (e che tu devi preoccuparti). Esattamente, il passaporto contiene:
  • dati del fabbricante;
  • lotto di fabbricazione;
  • tipologia e dimensioni dell’impianto;
  • posizione del dispositivo;
  • dati dello studio dentistico;
  • data dell’intervento;
  • dichiarazione di originalità dei componenti utilizzati;
  • materiali utilizzati.
Nell’infelice ipotesi che occorra intervenire nuovamente su un impianto dentale, il passaporto implantare è un supporto indispensabile per capire come operare. Conservalo sempre.

Dentista implantologo: quanto contano l’abilità e l’esperienza?

Il costo impianto dentale non è il solo fattore che devi considerare. Per la riuscita duratura di un intervento è altrettanto fondamentale la professionalità e la scrupolosità del dentista implantologo. Suo compito è valutare se, quando e come effettuarlo, la tecnica da impiegare, la tipologia di impianto da usare, per esempio. Inoltre dovrà essere attento e competente anche nel gestire eventuali problematiche post-intervento.

Non meno importante, deve fornire al paziente adeguate istruzioni pre/post seduta, ad esempio relative all’igiene dentale professionale, per conservare nel tempo l’impianto. Infine, deve avvalersi della collaborazione di un laboratorio all’altezza: chi prepara la corona/protesi è l’odontotecnico. La remunerazione di questi incide sulla qualità del lavoro e sul prezzo finale a tuo carico. E posso assicurarti che i 2 valori sono allineati!

Insomma, se scegli pensando al prezzo, ecco alcune probabili conseguenze:

  • imperfetto posizionamento dell’impianto (con successiva rimozione);
  • infezioni, per mancato rispetto delle norme igieniche durante l’intervento;
  • scelta sbagliata della tipologia d’impianto (es. a carico immediato in presenza di osso fragile);
  • mancato rispetto dei tempi di guarigione, con inserimento precoce dell’impianto dopo l’estrazione o della successiva corona (risultato: fallimento assicurato).

Dentista Termoli odontoiatra dentisti termoli montefalcone nel Sannio implantologia protesi implantologo

Protesi sugli impianti, cosa sono e come sceglierle

Gli impianti fungono da pilastri per corone singole, ponti ed arcate complete, oppure possono essere utilizzati per stabilizzare protesi removibili tramite sistemi reversibili di ancoraggio. Questo trattamento assicura funzionalità, estetica e durata nel tempo. Per garantire ai denti la giusta igiene orale e manutenzione bisogna scegliere con attenzione il proprio dentista.

studio dentistico termoli

Le protesi sugli impianti dentali rappresentano una soluzione molto utilizzata in odontoiatria per sopperire alla mancanza di uno o più denti. Una delle cause più comuni che provoca la perdita dei denti è la carie che, se non viene curata adeguatamente, rischia di attaccare i denti fino a farli cadere. Altro nemico dell’igiene orale è la piorrea, un’infezione che colpisce l’osso del dente fino a farlo cadere. La prevenzione ed i controlli periodici presso uno studio dentistico sono d’obbligo per curare la salute dei tuoi denti.

Protesi sugli impianti: materiale e tipologie

Le corone singole, ponti o riabilitazioni complete sono tra le protesi più diffuse dal dentista. I materiali principalmente utilizzati per questi specifici interventi sono lo zirconio-ceramica, il disilicato-ceramica e il monolitico.
Lo zirconio è una ceramica molto dura e resistente che per le sue peculiari caratteristiche può essere paragonata ai metalli. Lo zirconio assicura una migliore estetica ed una migliore biocompatibilità poiché è privo di metalli. I prodotti in zirconio vengono realizzati nelle unità di fresatura automatizzate controllate tramite il computer (CAD-CAM). Lo zirconio può essere utilizzato per realizzare ponti senza metallo oppure corone intere in zirconio trasparente. Inoltre, assicura un colore simile a quello dei denti e non nuoce alle gengive.
Il disilicato di litio è una ceramica che assicura una notevole resistenza alle forze masticatorie e all’abrasione. La cementazione del disilicato generalmente avviene per adesione, perché l’elemento artificiale si consolida perfettamente col dente naturale assicurando un eccellente effetto cromatico.
La zirconia monolitica è una corona fatta completamente in zirconio. L’ossido di zirconio è un ossido di metallo caratterizzato dal colore bianco, che quindi si integra perfettamente con la colorazione della dentatura assicurando un’ottima estetica. Risulta estremamene resistente da un punto di vista meccanico e garantisce una lunga durata nel tempo. La corona in zirconio monolotica viene realizzata tramite la fresatura da un blocco di ossido di zirconio con metodologia CAD-CAM.

Protesi Toronto Bridge per Riabilitazione Complete

La protesi Toronto Bridge è la scelta ideale per quei pazienti che devono sostituire l’intera arcata dentale superiore o inferiore. Si tratta di una protesi mobile totale composta da 12 denti in ceramica che viene fissata attraverso monconi ad impianti dentali osteointegrati in titanio. Il Toronto Bridge è una protesi fissa applicata ed assicurata alla parte protesica staccata emergente dalla gengiva tramite avvitamento. La caratteristica principale del Toronto Bridge è il fatto che gli impianti dentali necessari sono meno rispetto ai denti che mancano. Questa soluzione riduce i tempi di applicazione ed offre numerosi vantaggi relativi ai materiali, ai costi ed all’estetica.
La protesi è caratterizzata da una flangia rosa che risolve alcuni dei principali problemi estetici della bocca. Ecco i principali vantaggi:

  • La protesi sopperisce all’eventuale mancanza di osso ed evita il cosiddetto “sorriso equino” caratterizzato da denti lunghi
  • La protesi risulta estremamente salda in bocca poiché è ben ancorata agli impianti osteointegrati
  • Viene migliorato il prognatismo mandibolare attraverso una estrusione funzionale della mandibola.

All-on-four e All-on-six

All-on-four e All-on-six sono tecniche di implantologia innovative capaci di risolvere con un intervento poco invasivo le problematiche estetiche o funzionali di chi ha perso i denti. La mancanza di denti provoca fastidiosi problemi che riguardano soprattutto la masticazione e l’occlusione. Chi soffre di questi problemi deve ricorrere ad una dieta fatta quasi esclusivamente di cibi morbidi. La mancanza dei denti col passare degli anni inoltre determina un riassorbimento dell’osso mascellare, che si assottiglia e causa addirittura modifiche del profilo facciale.
La mancanza di diversi denti può essere risolta in maniera rapida collocando quattro impianti (All-on-four) o in alcuni casi sei impianti (All-on-six) in specifici punti della bocca. Due di essi vengono posizionati in verticale nei settori frontali e gli altri due (o quattro) inclinati nelle zone dei premolari.

Overdenture

L’overdenture è una protesi dentale rimovibile applicabile su 2 o 4 impianti che prevede l’inserimento di un pilastro in titanio nell’osso mascellare, in grado di rigenerarsi intorno alla protesi. Questa tecnica è più economica rispetto al Toronto Bridge ma, pur basandosi su una protesi mobile, assicura una stabilità eccellente simile alla protesi fissa.
L’overdenture è una protesi removibile in resina e rinforzata in metallo, adatta per quei pazienti che hanno già perso o stanno perdendo gran parte dei denti e per i pazienti portatori di protesi particolarmente instabili. Le protesi overdenture vengono ancorate ad impianti dentali realizzati in titanio, supportati all’interno da attacchi speciali (femmine) che vengono alloggiati in attacchi speciali (maschi) collocati sulle estremità degli impianti. Tali collegamenti possono avere una forma di una sfera o ancorati ad una barra.

L’overdenture assicura una lunga serie di vantaggi:

  • Le procedure per l’installazione sono poco invasive
  • La pulizia risulta molto facile e veloce
  • I tempi di guarigione sono notevolmente ridotti
  • Le protesi mobili sono stabili, solide ed assicurano un’ottima estetica
  • La protesi superiore è priva di palato
  • La migliore masticazione favorisce una migliore digestione
  • Viene migliorato il modo di parlare infondendo maggiore sicurezza nel paziente
  • I costi sono piuttosto ridotti.

 

Implantologia studio dentistico dentista dentisti odontoiatra Termoli

Tutto quello che devi sapere sull’implantologia!

 implantologiatermolifabiocordisco

L ’impianto dentale consente la sostituzione, di uno o più elementi dentari persi, con delle “radici artificiali” in titanio che, mediante un processo biologico che prende il nome di osteointegrazione, consente l’applicazione di una protesi fissa.

Impianto dentale storia

Dal 1952, anno in cui il Prof. Branemark fece questa scoperta, ad oggi l’industria e la ricerca hanno prodotto impianti dentali con morfologie e superfici di rivestimento così innovative da garantire risultati sempre più affidabili a tal punto da consentirci di ridurre anche il tempo di attesa che intercorre tra il momento in cui viene inserito l’impianto dentale e quando questo viene collegato alla protesi dentaria; si è passati, infatti, dai 6-8 mesi dei vecchi protocolli, al giorno stesso (carico immediato) – 2/3 mesi per quelli attuali.

Impianto dentale sostituisce la radiceUn impianto dentale è una piccola vite in titanio progettata per sostituire la radice di un dente naturale mancante.Gli impianti dentali sono inseriti nell’osso laddove prima c’erano i denti naturali.

Grazie alla biocompatibilità del titanio, l’impianto dentale si integra perfettamente con l’osso e diventa un buon punto di ancoraggio per il dente sostitutivo (corona).

Protesi fissa su impianto dentale

Ci sono tre possibilità per rimpiazzare un dente singolo:

1. Una protesi dentale parziale rimovibile

2. Un ponte dentale sui due denti contigui limati

3. L’impianto dentale che fornisce il supporto per una corona fissa in ceramica

Le prime due soluzioni un tempo erano quelle più utilizzate adesso, invece, sono state soppiantate nella quasi totalità dei casi dall’implantologia. Qui sotto sono stati inseriti due impianti  e due capsule sui due incisivi laterali superiori senza toccare in alcun modo i denti attigui.

Impianto dentale caso clinico prima           Impianto dentale caso clinico dopo

Ponte su impianto dentale

L’assenza di diversi denti può essere risolta con il posizionamento di alcuni impianti dentali in punti strategici in maniera tale che diventino i pilastri necessari alla realizzazione di un ponte dentale fisso. Tale metodica permette di ridurre notevolmente i costi in quanto limita il numero degli impianti dentali da inserire.

Nel caso illustrato qui sopra, i tre denti mancanti sono stati rimpiazzati da un ponte dentale che si appoggia su due impianti anziché tre, posizionati alle estremità della zona edentula. Il ponte dentale è realizzato in ceramica integrale (metal free) cioè completamente bianco in quanto manca la struttura metallica.

Il vantaggio principale è che i denti naturali contigui ai denti persi non vengono limati per la realizzazione del ponte dentale. L’altro vantaggio è dato dal fatto che l’osso con la presenza dell’impianto dentale non si riassorbe in quanto lo stimolo meccanico ne favorisce il suo metabolismo riproducendo esattamente il comportamento dell’osso intorno ai denti naturali.

Zirconia ceramica o metallo ceramica?

Mentre in passato sugli impianti dentali si potevano eseguire solo capsule in ceramica con un’anima metallica, negli ultimi anni sono stati introdotti materiali innovativi che consentono di utilizzare capsule in ceramica integrale, in zirconia ceramica o in disilicato di litio, prive cioè di metallo. Questi materiali lasciano passare la luce così come fanno i denti naturali.

Protesi zirconia su impianto dentale
Nel caso degli impianti dentali, per aumentare la resa estetica, oltre alle corone senza metallo oggi ci sono anche i monconi artificiali bianchi; questi si avvitano sugli impianti e al di sopra si cementa il ponte dentale.

moncone zirconia su impianto dentale

Nella foto sopra abbiamo a sinistra un moncone bianco in zirconia avvitato su un impianto in titanio e due monconi di denti naturali. Come potete vedere tra il moncone artificiale e il moncone del dente naturale non si nota alcuna differenza; a destra, invece, abbiamo due monconi tradizionali in metallo avvitati su due impianti in titanio.

zirconio su impianto dentale

In questa foto sui monconi bianchi presenti nella foto sopra a sinistra sono state cementate delle corone (free metal) in zirconia ceramica.

La combinazione di monconi artificiali bianchi con le corone in ceramica integrale è ciò che prediligiamo nella nostra routine.

 

I componenti della protesi su impianto dentale

La protesi fissa su impianti consta di quattro elementi:

a) la corona che può essere in metallo ceramica o in zirconia ceramica

b) la vite che unisce il moncone all’impianto

c) il moncone che può essere in metallo o in zirconia (free metal)

d) impianto dentale in titanio che si inserisce nell’osso.

componenti impianto dentale

Corona avvitata o cementata su impianto dentale?

Esistono due modi per inserire le corone sugli impianti dentali:

  1. Corona avvitata
  2. Corona cementata

Con il primo metodo il legame fra l’impianto e la corona avviene tramite una vite passante. Nel secondo metodo il legame viene assicurato attraverso l’uso di cementi. Entrambi i metodi sono validi e sta al dentista decidere quali dei due utilizzare.

capsule avvitate o cementate su impianto dentale
Non esiste un limite di età. Un paziente può affrontare l’implantologia dentale a qualsiasi età, visto che i meccanismi di guarigione sono i medesimi, indipendentemente dall’età del paziente.
 In alcuni casi soprattutto nelle zone ad alta valenza estetica è possibile inserire l’impianto dentale nella stessa giornata in cui viene tolto il dente naturale (impianto post – estrattivo) e applicata immediatamente la protesi dentaria provvisoria (impianto dentale a carico immediato). In questo modo il paziente non avrà alcun problema estetico anche nella fase transitoria (2-3 mesi) necessaria per l’osteointegrazione dell’impianto dentale. La protesi dentaria fissa definitiva viene applicata mediamente tre mesi dopo l’inserimento dell’impianto dentale.

Per ulteriori informazioni contattare

Continua a leggere Tutto quello che devi sapere sull’implantologia!

Quando compri il dentifricio fai attenzione all’R.D.A.

fabiocordisco.it

L’R.D.A. è un indice molto importante che deve essere assolutamente noto quando si utilizza un dentifricio.

Cos’è l’R.D.A.?

È l’acronimo di Relative Dentin Abrasivity ed indica il grado di abrasività del dentifricio. Maggiore sarà il grado di abrasività del dentifricio e maggiore sarà il potere pulente dello stesso nella disgregazione della placca batterica.

Una sostanza abrasiva, se da un lato aumenta l’efficacia pulente, dall’altro è considerata potenzialmente lesiva per denti e gengive. Infatti la pressione dello spazzolino (se non controllata) unita all’azione abrasiva di un dentifricio, a lungo andare, possono determinare conseguenze irreversibili per i tessuti orali.

Bisogna fare molta attenzione perché non sempre il dentifricio riporta l’indice di abrasività, pertanto è necessario chiedere ad un esperto del cavo orale se il prodotto è adatto alla propria condizione orale.

Conoscere il valore di R.D.A. non è sufficiente, è necessario infatti confrontarlo con una scala di riferimento stabilita dell’American Dental Association (A.D.A), che ha suddiviso il grado di abrasività in:

  • Valore Basso: RDA< 50
  • Valore Medio: RDA 50-90
  • Valore Alto: RDA > 90

In caso di sensibilità dentinale è necessario prestare molta attenzione all’RDA, perché un dentifricio molto abrasivo può aggravare ulteriormente i sintomi della sensibilità ai denti; in questi casi è consigliato un dentifricio con RDA inferiore al valore minimo (RDA<50).

I dentifrici con un RDA superiore a 90 devono essere utilizzati con moderazione e con particolare attenzione, controllando sempre pressione esercitata in fase di spazzolamento e l’utilizzo nel tempo.fabiocordisco.it.jpg